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Kaputmundi
Ruggero Passeri
"Ho un ricordo diverso di Roma. Erano gli anni cinquanta, gli immigrati dal Sud affluivano al Casilino, al Prenestino. I camion militari sostituivano gli autobus nelle giornate di sciopero. A Trastevere e a Testaccio la sera gli abitanti sedevano fuori dalle loro case, in strada, e parlavano ad alta voce. In qualche zona periferica si potevano ancora vedere palazzi sventrati dalle bombe. Il mondo era un po’ più semplice, Roma un po’ più normale, in un ritmo di vita che quasi si adattava al barocco delle chiese, al colore caldo delle vecchie case."(continua...)
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Ruggero Passeri
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